L’art. 176 del Decreto Rilancio ha previsto il “Bonus Vacanze“, offrendo un contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Può essere richiesto e speso dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.
Beneficiari
Potranno ottenere il bonus i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro e l’importo sarà modulato secondo la numerosità del nucleo familiare:
- 500 euro per nucleo composto da tre o più persone
- 300 euro da due persone
- 150 euro da una persona.
Il bonus potrà essere richiesto e sarà erogato esclusivamente in forma digitale. E’ stata rilasciata anche l’app “IO” da installare sul proprio smartphone, per attivare l’agevolazione .Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettonica). Al momento della richiesta del bonus, infatti, si dovranno inserire le credenziali SPID e successivamente fornire l’Isee.
Utilizzo del bonus
Al momento del pagamento presso il fornitore, il componente del nucleo familiare dovrà comunicare al fornitore il codice univoco, o esibire il QR-code generato al momento della registrazione.
- Può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto;
- può essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia (albergo, campeggio, villaggio turistico, agriturismo e bed & breakfast);
- è fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore;
- il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno (fattura, documento commerciale, scontrino/ricevuta fiscale).
Lo sconto applicato come “Bonus vacanze” sarà rimborsato all’albergatore sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione mediante il modello F24, o cedibile anche a istituti di credito.